Nell’immaginario comune, la detartrasi e l’ablazione del tartaro, ancora troppo spesso, sono associate a procedure fastidiose se non dolorose. Questa idea porta molti pazienti ad evitare o a rimandare in modo seriale le sedute di igiene professionale, finendo, così, per non avvalersi di una potentissima arma di prevenzione contro molte patologie odontoiatriche e parodontali. Questo perché, anche con una perfetta igiene orale domestica, senza sedute regolari dall’igienista, non è possibile rimuovere il biofilm batterico che minaccia denti e gengive.
Oggi, il reparto di odontoiatria del nostro Centro Medico mette a disposizione dei pazienti una nuova tecnica per la pulizia dei denti, efficace, non invasiva e totalmente indolore: si tratta della Guided Biofilm Therapy (GBT).
Cos’è il biofilm e perché non va trascurato
Prima e Dopo la GBT. Il biofilm è una pellicola batterica sottile, appiccicosa e incolore che ricopre i denti. Il problema principale è che il biofilm è appena visibile ad occhio nudo, il che ovviamente lo rende difficile da vedere e da rimuovere. Con la GBT il biofilm viene individuato e poi completamente rimosso. Nell’immagine e è possibile osservare il prima e dopo un trattamento.
Vale la pena di ricordare a cosa ci si riferisca quanto si nomina il biofilm batterico, visto che esso è parte integrante del nome di questa tecnica che stiamo per spiegare.
I batteri, che inevitabilmente entrano in contatto con il cavo orale, scatenano una strategia difensiva naturale il cui risultato è proprio il biofilm. La placca dentale è solo uno dei tipi di biofilm che il nostro corpo tende a creare per difendersi dagli agenti patogeni in molte altre parti dell’organismo.
Se non rimosso, professionalmente e con regolarità, il biofilm è in grado di portare a patologie dentali anche molto gravi, come la carie, la gengivite, la parodontite, la mucosite, la perimplantite, oltre ad essere alla base della tanto temuta alitosi.
Che cos’è Guided Biofilm Therapy (acronimo di GBT)
La Guided Biofilm Therapy consiste in un insieme di protocolli totalmente personalizzati sul singolo paziente.
Si parla di protocolli, al plurale, in quanto, oltre all’intervento di rimozione del biofilm, realizzato con l’ausilio di tecnologie innovative, come Airflow®, Perioflow® e Piezon®, il metodo è volto anche alla diagnosi e alla prevenzione delle patologie: colloqui anamnesici, consigli per una corretta igiene orale e strategie di motivazione sono parte integrante della GBT. Il tutto suddiviso in 8 step, portati avanti in modo totalmente indolore e mini invasivo, adatti ad essere applicati ad ogni tipo di paziente.
I vantaggi della GBT rispetto alle sedute di pulizia denti tradizionale
Come anticipato, la GBT è destinata a rivoluzionare totalmente il modo di fare igiene dentale tradizionale. I suoi principali vantaggi consistono:
- Nella mini invasività della procedura, anche grazie alla possibilità di intervenire solo laddove sia effettivamente presente il biofilm.
- Nell’assenza di dolore per il paziente che, in alcune fasi, avrà la sensazione di godere di un massaggio gengivale, per via dell’acqua calda irrorata dall’ Airflow®.
- In una maggiore efficacia, anche dovuta alla possibilità di raggiungere zone di difficile accesso.
- Nella maggiore rapidità.
- In un maggior coinvolgimento del paziente, che potrà vedere chiaramente dove si accumula la placca per intervenire più efficacemente in quei punti specifici ogni giorno, a casa, con spazzolino e filo interdentale.
Protocollo GBT Ems: profilassi dentale in 8 fasi
Le fasi della GBT. Dalla diagnosi e controllo infezioni, alla programmazione (richiamo) delle sedute successive, le fasi della seduta di Guided Biofilm Therapy sono delle regole pratiche per il professionista che, grazie anche all’elevato supporto tecnologico della strumentazione utilizzata, è in grado di effettuare la migliore pulizia possibile nel cavo orale del paziente.
Come tutti i metodi scientificamente provati, la GBT si articola in fasi, eccole elencate. Si parte con la diagnosi, fatta di un colloquio anamnesico e della rilevazione di eventuali infezioni. Si passa, poi, all’applicazione di una speciale soluzione colorante che rende evidente la distribuzione del biofilm: ecco spiegato un altro termine che compone il nome stesso della GBT, ovvero “guided”. Ad essere guidata, infatti, è la rilevazione del biofilm e questo passaggio ha anche un’importante valenza preventiva, in quanto il professionista mostrerà al paziente i punti di maggior concentrazione della placca, passando così al terzo step, quello motivazionale, in cui il medico educa il paziente, che ora conosce i punti più critici, a seguire buone pratiche di igiene orale personalizzata.
Si prosegue con gli step più operativi: il primo si affida all’ Airflow®, lo strumento che, grazie a polveri di eritriolo e ad un gentile getto di acqua tiepida, mira a rimuovere la placca nelle parti evidenziate e a lucidare i denti.
Grazie al Perioflow® si va poi ad agire sul biofilm sottogengivale, mentre il Piezon®, elimina il tartaro sopragengivale e sottogengivale residuo.
Gli ultimi due step della GBT consistono nel controllo finale e nella programmazione della visita successiva.
Terapia parodontale con GBT a Caselle: rivolgiti al Centro Medico San Pietro
Il Centro Medico San Pietro è uno dei centri certificati per l’effettuazione della Guided Biofilm Therapy.
Anche se l’ambulatorio di odontostomatologia pratica sedute di igiene dentale tradizionale, chi lo desidera, può richiedere un appuntamento con uno dei nostri medici o igienisti dentali specializzati in GBT.